Intervista a «il Messaggero»
di Raffella Troili

(...) Ieri, alla libreria Montecitorio, ha presentato la sua prima fatica edita: Del Morbo — Una cronaca del 1770, (Serarcangeli).
Romanzino mica facile, perché a Stefano piace « ricercare e sperimentare altre strutture narrative ». E quando comincia a parlare di letteratura non la smette più, la sua timidezza s’inchina alla conoscenza, la sua riservatezza la scia spazio all’entusiasmo dell’oratore. (...) si trasforma in uno studioso serioso eppure creativo. « È la storia del dilagare di un’epidemia in un paesino sul mare del nord dell’Europa, ricostruita da un anonimo cronista del 1770 ». Tutto comincia con l’arrivo di un veliero all’orizzonte, gli abitanti iniziano a delirare. Tante piccole e grandi figure (lo scienziato, il medico, l’oste, la favorita del re) cercheranno di avvicinarsi alla verità (è la Provvidenza, no è la vendetta, è la salvezza di Dio, no è il castigo), la ragione illuminista si scontra con gli ultimi strascichi di oscuro medioevo. « Ma io lascio al lettore l’ultima parola ».
(...) E nel leggerlo spuntano le ali sul cuore, o forse le spine, di quei giovani-vecchi vhe hanno ingoiato le nuove, spesso precarie, professioni dimenticandosi quelli che erano i loro sogni.
Per fortuna ha una moglie con la capacità di capire che « scrivere è un discorso continuo, che quando lavoro a qualcosa è come se vivessi in quel mondo che sto inventando. Ma non creo solo, osservo anche la realtà: gli spunti sono ovunque ». Il suo tempo libero è tutto per lei, la scrittura: « Non è un hobby, è un impegno serio — ripete —. Uno studio a cui dedicarsi perché la creatività si deve pur esprimere in qualche modo ». A scavare trova per lei le parole più belle: « È impegno duro e spazio liberatorio, il canale attraverso il quale mi esprimo, con lei soffro e son contento, senza di lei non sono niente ». Ogni tanto poi, come in tutte le grandi passioni, Stefano va in crisi: e meno male che c’è la moglie a consolarlo.

[da Visita "Il Messaggero" on line Cronaca di Roma, 20 marzo 2004]

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