Omniroma-EDITORIA,
ROMA E PORTOGALLO INSIEME PER PRESENTAZIONE «LA SERPE E IL MIRTO»
Agenzia di Stampa Omniroma
(OMNIROMA) Roma, 30 MAG - Presentazione ieri sera nella cornice del
salone nobile dell'Istituto di Cultura Portoghese di Roma dell'ultimo
romanzo di Stefano Valente, «La Serpe e il Mirto (1978)»,
edito da Parallelo45. Valente e il suo nuovo libro - una storia che
intreccia il Mystery e il Giallo esoterico sullo sfondo degli anni di
piombo - sono stati introdotti dall'ambasciatore del Portogallo presso
la Santa Sede, António de Almeida Ribeiro. La presentazione è
stata curata dalla traduttrice e curatrice editoriale Guya Parenzan.
«La Serpe e il Mirto (1978)» narra il tuffo nel mistero
di Aguilar Mendes, studioso di letteratura, che dall'Argentina dei militari
e dei desaparecidos è scaraventato negli «oscuri»
vicoli di Roma, nel labirinto dei suoi enigmi, millenari e presenti.
Ma è anche una spy-story che scava nei segreti del Potere e dei
suoi perversi ingranaggi che muovono le vite degli uomini come pedine
cieche su una scacchiera di sangue. Lo stesso gioco spietato che trascinerà
il protagonista, Aguilar Mendes, dall'Italia a Lisbona, da Oporto al
Brasile, dalla Terra del Fuoco ai misteri della Roma sotterranea. L'ambasciatore
de Almeida Ribeiro, e il rettore dell'Istituto di Cultura Portoghese
monsignor Agostinho da Costa Borges, hanno ricordato il legame inscindibile
di Stefano Valente con il Portogallo e la sua cultura. Il portoghese
è la sua «lingua dell'anima», e «La Serpe e
il Mirto (1978)» è il suo secondo romanzo: nel 2008 è
infatti uscito l'altro thriller esoterico «Lo Specchio di Orfeo»,
pubblicato contemporaneamente anche in Portogallo. La presentazione,
sotto l'alto patrocinio dell'ambasciata portoghese presso la Santa Sede,
è stata ospitata nel fastoso e storico salão nobre dell'Istituto
di Cultura, che sorge nello stesso complesso della chiesa di Sant'Antonio
dei Portoghesi, al centro di Roma, in via dei Portoghesi. Tra i partecipanti
anche Rita Desti, la traduttrice e la «voce italiana» del
Premio Nobel José Saramago.
red
301407 MAG 14